DOMANDA: Sono un fabbricante ed ho un cliente all’estero (extra CEE) che mi ha ordinato delle armi, specificandomi che deve indicare il numero di matricola delle armi commissionate già nella domanda di licenza d’importazione, altrimenti il suo pase non gli rilascia la licenza d’importazione. Tuttavia io non dispongo del numero di matricola delle armi già al momento dell’ordine, poiché si tratta di modelli d’arma per i quali mi occorrono circa sei mesi per la fabbricazione. Posso comunicargli già dei numeri di matricola, che saranno quelli che apporrò sulle armi ordinate dal cliente, se non ho ancora l’arma realizzata? Possono annotare sul registro di carico e scarico numeri di matricola sfalsati, senza una consequenzialità?

Risposta a cura dell’Avv. Adele Morelli

L’immatricolazione delle armi è prevista dall’art. 11 della L. n. 110/1975 come da ultimo modificato dal D.Lgs. n. 104/2018, che a tal proposito usa l’espressione “marcatura unica”, facendo riferimento all’operazione di apposizione sull’arma fabbricata o assemblata in Italia di tutti i segni identificativi ossia marca o sigla del fabbricante o assemblatore, numero di serie, anno e paese di produzione o assemblaggio, calibro e, ove possibile, il modello, e poi dall’art. 8 (rubricato “Marcatura delle armi da fuoco”) della L. n. 146/2006 di ratifica ed esecuzione della Convenzione e dei Protocolli delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale, che al comma 1, lett. a) dispone che “al momento della fabbricazione di ciascuna arma da fuoco, si esigono un’unica marcatura indicante il nome del fabbricante, il Paese o il luogo di fabbricazione ed il numero di serie […]”. Pertanto, con riferimento al quesito posto, si evidenzia che la norma non vieta di assegnare in “prenotazione” un certo numero di matricola ad un’arma ossia prima che questa sia stata realizzata, purchè si garantisca la tracciabilità della costruenda arma con quella matricola prenotata apposta, nel senso che, una volta bloccata virtualmente quella tale matricola per una certa arma che è in costruzione, quella tale matricola dovrà obbligatoriamente essere apposta solo su quell’arma. A livello di pubblica sicurezza, il produttore, al fine di garantire la massima tracciabilità e trasparenza di materiale e dati identificativi, può operare nel seguente modo: con il proprio software interno di gestione dati, all’ordine del cliente assegna già in prenotazione determinati numeri di matricola, specificando che gli stessi verranno apposti sull’arma non appena questa sarà completata e poi, nel momento in cui le armi ordinate sono realizzate, le caricherà sul registro di P.S. con le matricole già assegnate in prenotazione. Per maggior scrupolo, il produttore potrebbe altresì operare un doppio carico sul registro di P.S.: potrebbe in un primo momento caricare le matricole delle armi in prenotazione con riferimento all’ordine del cliente (specificando che si tratta di matricole prenotate) e quindi poi, non appena le armi sono realizzate, ricaricarle sul registro con le stesse matricole, specificando che si tratta delle matricole già a suo tempo caricate come “assegnate in prenotazione” (facendo un richiamo alla nota precedente).

Avv. Adele Morelli

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