Il Presidente
La vita di un gruppo, di un'associazione o di un qualsiasi sodalizio passa attraverso numerose fasi.
La prima, il momento della creazione e costituzione del gruppo, è il momento più eccitante e coinvolgente: le persone abbandonano il singolare per tuffarsi nel collettivo unendo le forze e le idee per riuscire a raggiungere obbiettivi e risultati impensabili per il singolo.
Viene poi, presto o tardi, la fase di maturità, durante la quale l'entusiasmo iniziale si sfilaccia, emergono i personalismi e l'associazione vive una fase di stasi e confusione che può portare allo scioglimento se non vi sono azioni e idee che cementino nuovamente l'interesse e l'azione degli associati.
Il ConArmI ha vissuto tutte queste fasi e le ha superate. Anzi: ha oltrepassato le dimensioni critiche di un sodalizio volontario per divenire l'organizzazione a livello nazionale che conosciamo.
Dagli inizi degli anni sessanta, quando eravamo nella preistoria del ConArmI e allora ci chiamavamo ArtArm, siamo maturati, passando attraverso i lunghi e proficui anni del Consorzio Armaioli Bresciani, per approdare al Consorzio Armaioli Italiani.
In tutti questi anni l'autorevolezza della nostra associazione è cresciuta, sia verso le istituzioni che verso gli operatori del settore armiero.
Abbiamo più di 110 associati e siamo costantemente in crescita. A livello internazionale siamo divenuti punto di riferimento per coloro che hanno rapporti con il settore armiero.
Le nostre battaglie, le nostre iniziative, i nostri corsi hanno fatto si che il settore dell'arma sportiva non solo si ritagliasse uno spazio di rispetto all'interno dell'economia nazionale ma anche che un patrimonio di conoscenze e di esperienze non cadesse nell'oblio.
Il lungo cammino dell'artigianato armiero ha tracciato un solco, un sentiero, un percorso lungo il quale riteniamo saggio continuare, equilibrando lo sviluppo della tecnologia e delle conoscenze tecniche con i risultati che i valenti artigiani di un tempo ottenevano grazie alla loro fantasia, al loro intuito e alla loro caparbietà nello sperimentare soluzioni e innovazioni.
Un sentiero lungo il quale il principio fondamentale non è il guadagno ma è l'eccellenza del prodotto in un'armonia di forme, tecniche e lavorazioni esclusive.
Una filosofia che continuiamo a coltivare nelle nostre aziende piccole o grandi che siano.
È su questa strada e con queste risorse che riusciamo a contrastare le periodiche situazioni di difficoltà che colpiscono, con veemenza più o meno accentuata, il settore; è con queste risorse che possiamo tener testa ai periodici attacchi di chi vede nel nostro lavoro un pericolo per la società; è con questa nostra storia che possiamo indicare un futuro alle generazioni che verranno.
Il mio auspicio, quindi, è che ciascun artigiano, fiero anello di una catena saldamente ancorata alla nascita della civiltà, possa sentirsi sempre e comunque orgoglioso del proprio lavoro e felice di appartenere a un classe di persone rare ed eccezionali.
Il Presidente Pierangelo Pedersoli Consorzio Armaioli Italiani