Il Museo delle armi, in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, ha deciso di riorganizzare la propria esposizione con una mostra tematica di grande respiro, che, con successivi nuovi allestimenti, coprirà il periodo fino al 2018.
Il tema della Grande Guerra verrà affrontato sia dal punto di vista dello sforzo bellico (armamenti in dotazione ai paesi in conflitto) sia dal punto di vista politico, sociologico, economico, con particolare riferimento al territorio di Gardone e della Val Trompia.
Nella prima sezione verranno esposti i fucili in dotazione ai vari schieramenti, l’analisi tecnologica non sarà fine a sé stessa, ma avrà la funzione di mostrare quale sia stato lo studio meccanico e l’investimento economico dei diversi paesi in un conflitto che può benissimo essere considerato “nuovo” sotto molti aspetti se confrontato con le modalità di affrontare la guerra nei periodi precedenti.
La seconda sezione della mostra approfondisce tematiche socio economiche, il primo argomento affrontato, per il 2015, riguarda la vicende del Sindaco socialista gardonese Angelo Franzini e di parte del consiglio comunale che, avendo espresso parere contrario alla guerra in una loro seduta, nel 1915 vennero arrestati e, senza processo, allontanati per anni dalle loro case. Questa sezione è arricchita da documento dell’archivio comunale e da lettere provenienti dal Fondo Bevilacqua di Villa Carcina che raccontano la vita degli internati fuori dal loro paese e i provvedimenti amministrativi presi durante il periodo bellico nella zona di guerra relativa alla Val Trompia.
La mostra sarà aperta dal 20 settembre con i seguenti orari: martedì e mercoledì 14.30-18.30, giovedì e venerdì 9.00-12.00 e dalle 14.30-18.30, sabato dalle 9.00-12.00. Costo del biglietto € 5 (€ 3 ridotto).
Per informazioni www.museodellearmi.net tel. 030831474
Il 19 settembre alle ore 18.00 presso il Museo si terrà una conferenza di apertura con i relatori Paolo Pagani, Piergiorgio Bonetti, Massimo Galeri che presenteranno le proprie ricerche sulle vicende degli internati.