Sostenere l'esame di capacità tecnica per la riparazione di armi con precedenti penali

Ho inoltrato alla Commissione Tecnica Territoriale della mia Prefettura apposita istanza per essere sottoposto all’esame di capacità tecnica per la riparazione e vendita di armi comuni da sparo ai sensi dell’art. 8 L. n. 110/1975, volendo rilevare un’armeria che è in vendita, ma la mia istanza mi è stata rigettata con motivazione riferita ad un precedente penale per un piccolo abuso edilizio a mio carico, peraltro risalente a 10 anni fa. L’ufficio poteva adottare questo provvedimento di diniego nei miei confronti?

Risposta a cura dell’Avv. Adele Morelli

Sul punto si rinvengono due pronunce giurisprudenziali, rispettivamente T.A.R. Calabria Catanzaro, Sez. I, 23/05/2019, n. 1029 e T.A.R. Calabria Catanzaro, Sez. I, 23/05/2019, n. 1033 (entrambe massimate), a tenore delle quali si evince il seguente criterio interpretativo della norma: pur non essendovi dubbio che le autorizzazioni di Pubblica Sicurezza (in questo caso le licenze professionali di armiere) siano assoggettate ai sensi dell'art. 11 TULPS a una valutazione di buona condotta, valutazione che è connotata da un ampio margine di discrezionalità da parte dell'amministrazione, allo stesso modo non vi è dubbio che il conseguimento dell'attestato di capacità tecnica è in realtà solo propedeutico al successivo (ed eventuale) rilascio dell'autorizzazione di Pubblica Sicurezza, pertanto, proprio perché si tratta di attestazione propedeutica al rilascio di una futura (ed eventuale) autorizzazione di Pubblica Sicurezza, l’ammissione all’esame, essendo esame di abilitazione a cui non consegue automaticamente il rilascio della licenza di Pubblica Sicurezza, non necessita della valutazione di buona condotta, che è cronologicamente riservata a una fase successiva ossia a quella futura, eventuale, del rilascio della relativa licenza professionale di Pubblica Sicurezza.

Avv. Adele Morelli