Esportazione di minuterie metalliche

 

 

Materiali quali molle, perni, calcioli, minuterie in genere delle armi comuni da sparo costituiscono, ai sensi di legge, mera componentistica accessoria delle stesse, per la quale non è prevista la licenza d'esportazione. Ciò è ben specificato nel Regolamento UE n. 258/2012, richiamato dall'art. 16 della L. n. 110/1975, il quale Reg. UE, nell'uniformare a livello comunitario le procedure per l'esportazione delle armi da fuoco e delle parti essenziali di esse, all'art. 4 ha specificato, appunto, che l'esportazione è subordinata a licenza se avente ad oggetto, "armi da fuoco, loro parti e componenti essenziali" e tali parti e componenti essenziali sono individuati dall'art. 2, n. 2) e 3), stesso Regolamento, nelle seguenti: canna, fusto o carcassa, carrello o tamburo, otturatore o blocco di culatta (le medesime elencate all'art. 19 L. n. 110/1975), silenziatori.

Peraltro, disposizioni chiarissime sul punto sono contenute nella Circolare del 1 marzo 2007 nr. 557/PAS.50-632/E/06 che il Ministero dell'Interno ha indirizzato all'Agenzia delle Dogane e ove ha specificato che le licenze di esportazione sono necessarie soltanto per le parti essenziali elencate all'art. 19 L. n. 110/1975 (vedasi sopra) e non anche per: calciature, molle, gruppi di scatto, minuterie metalliche, organi di mira, guancette, etc.

Infine, il codice doganale da indicare è 9305 10 00 se si tratta di accessori di rivoltelle/pistole oppure 9305 20 00 se si tratta di accessori di fucili/carabine. 

 

Avv. Adele Morelli