A caccia con la Carta Europea. Quante armi e munizioni? Quali adempimenti?
Per trasportare munizioni da caccia calibro .12 in un Paese europeo, quali sono gli adempimenti da effettuare? Quali le autorizzazioni da chiedere e a chi? Quante munizioni si possono trasportare via terra o via aerea?
Risposta a cura dell'Avv. Adele Morelli
Per recarsi a caccia in un paese UE è necessario:
- essere titolari di licenza di caccia in corso di validità (ossia aver effettuato tutti i versamenti per l'anno in corso; inoltre, non ci si deve dimenticare di rinnovare la polizza per la responsabilità civile) e di Carta Europea per Arma da Fuoco, anch'essa in corso di validità,
- disporre dell'invito a caccia presso il Paese in cui ci si sta recando oppure di analoga documentazione probante che si sta uscendo dall'Italia con armi e munizioni per andare a caccia.
Ai sensi di quanto disposto dall'art. 6bis del DM 24 novembre 1978, è possibile uscire dall'Italia per recarsi a caccia in un Paese UE con fino a massimo 3 fucili da caccia (scelti tra quelli elencati nella Carta Europea) e 1000 cartucce. Tale movimentazione temporanea non può superare i 90 giorni.
Per uscire dall'Italia non è necessario compiere alcun adempimento. È, invece, buona norma informarsi, presso consolati ed ambasciate, in merito alla normativa specifica che viene applicata in materia venatoria nel Paese in cui ci si sta recando, con peculiare riguardo a:
Per uscire dall'Italia non è necessario compiere alcun adempimento. È, invece, buona norma informarsi, presso consolati ed ambasciate, in merito alla normativa specifica che viene applicata in materia venatoria nel Paese in cui ci si sta recando, con peculiare riguardo a:
- numero di fucili da caccia e cartucce con cui può fare ingresso in quel territorio un cittadino di altro Paese UE (la nostra normativa consente di uscire con fino a 3 armi e 1000 munizioni, ma magari la normativa interna di quel Paese consente di entrare con un quantitativo minore);
- se è necessario, non appena entrati, recarsi presso la loro autorità di PS competente a dichiarare il nostro ingresso e/o denunciare le armi e munizioni che abbiamo al seguito;
- se ci sono particolari adempimenti burocratici da compiere per effettuare l'attività venatoria;
- se la tipologia di armi che vogliamo portare, che secondo la nostra normativa è considerata da caccia, lo sia anche in quel Paese, o magari invece in quel Paese non lo sia.
- se si viaggia in auto, è buona norma custodire le armi, ovviamente scariche e ove possibile smontate, nella propria custodia, chiusa e ben assicurata con lacci e cinghie (in modo che l'arma non sia pronta all'uso), riposte nel portabagagli (mai nell'abitacolo); le munizioni è bene farle viaggiare riposte nelle loro confezioni ben chiuse e sigillate in un'area separata rispetto alle armi, preferibilmente collocate nel cruscotto dell'auto o sotto al sedile del passeggero;
- se si intende viaggiare in aereo, bisogna contattare la compagnia di volo prescelta e chiedere se nel loro regolamento prescrivono delle specifiche modalità di trasporto e quali adempimenti bisogna compiere al momento dell'imbarco. La prassi, perché così la normativa prescrive (L. n. 674/1974) è quella per cui si fa la consegna al comandante del volo a mezzo dell'ufficio della polizia aeroportuale e si ritira il tutto appena giunti a destinazione.
Avv. Adele Morelli
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